Consultazione e psicoterapia
Bambini
Il nostro approccio
Tutti gli psicoterapeuti del nostro gruppo aderiscono all’approccio psicoanalitico, facciamo nostra l’idea che ogni percorso terapeutico origini da un “buon incontro”. Ci adoperiamo quindi affinché, già dai primi colloqui, avvenga un’esperienza emotiva significativa tra paziente e terapeuta.
Consultazione con Bambini
Durante la consultazione si cerca di individuare la natura del disagio o i problemi di sviluppo che si possono manifestare durante l’infanzia. Si individuano le difficoltà relazionali facendo emergere le emozioni, i conflitti, i bisogni e i pensieri dei piccoli pazienti.
Primo colloquio con i genitori
La consultazione prevede uno o due incontri con i genitori, senza coinvolgere subito il bambino, con lo scopo di raccogliere le informazioni anamnestiche e di comprendere la natura del disagio. Si ripercorrono le tappe più importanti della storia del bambino: l’attesa, la nascita, le prime conquiste, le tappe di sviluppo. Questi primi colloqui sono fondamentali per comprendere la storia famigliare e i legami e per creare un’immagine più completa del bambino che andremo a conoscere successivamente.
Colloqui con bambini (all'incirca 4 incontri)
Negli incontri con i minori ci poniamo in ascolto attivo e oltre alla parola, per poter comprendere e comunicare meglio, utilizziamo anche il disegno e il gioco. Questo tempo insieme può diventare per il bambino un’occasione per esprimere quello che sente; attraverso il disegno o il gioco possono emergere le sue emozioni, le sue paure, i suoi bisogni.
In alcuni casi, sarà valutata dal terapeuta la possibilità di somministrare alcuni test proiettivi, utili ad indagare caratteristiche come il carattere, il mondo emotivo, il temperamento o la modalità di entrare in relazione del bambino.
Colloquio di restituzione con i genitori
Successivamente agli incontri con il minore, è previsto almeno un momento di restituzione con i genitori, in cui il terapeuta condivide le proprie osservazioni e considerazioni sulle problematiche emerse e sull’eventuale intervento da adottare.
Questo incontro può essere un’utile possibilità di riflettere con i genitori su l’immagine che hanno del proprio figlio, sulla relazione e sul proprio ruolo genitoriali.
Approcci diversi - Consultazione partecipata
È un percorso di consultazione psicoanalitica, ispirato da Dina Vallino, rivolto a genitori e figli in età evolutiva, insieme. Viene usato con bambini e preadolescenti e soprattutto nel periodo prescolare (fascia 0-6 anni). È un lavoro che non esclude la psicoterapia individuale del bambino, ma la amplia, perché coinvolge attivamente i genitori, e spesso può precederla. Negli incontri con la famiglia, il terapeuta osserva il gioco e lo svolgersi delle relazioni tra di loro, si immerge nell’atmosfera emotiva dell’incontro, diventando spettatore attivo ed interattivo, mai passivo. L’obiettivo è quello di poter cogliere il fraintendimento, cioè una difficoltà di comunicazione che può esserci tra figli e genitori e di cui i protagonisti non sono consapevoli. Questo tipo di intervento permette di conoscere genitori e bambino sul campo della loro relazione e di cogliere l’atmosfera emotiva in quella famiglia.
Nel primo incontro vengono accolti solo i genitori, i quali espongono le ragioni della loro richiesta d’aiuto e con i quali si ripercorre la storia familiare e le difficoltà che incontrano nel relazionarsi col figlio. Successivamente vengono alternate le sedute congiunte, in cui partecipa tutta la famiglia, che differiscono tra loro a seconda del tipo di psicopatologia e dell’età, a colloqui con solo i genitori, nei quali si riflette insieme su quello che è avvenuto nella stanza con il figlio, favorendo così la capacità dei genitori di elaborare e comprendere meglio le dinamiche in gioco. Attraverso le sedute congiunte, il disagio del figlio trova una nuova modalità per essere raccontato e rappresentato davanti ai genitori e lo sviluppo di un nuovo linguaggio condiviso permette di dare nuovi significati nel gruppo.
Psicoterapia con Bambini
Spesso i bambini manifestano il loro disagio attraverso comportamenti, sintomi fisici e difficoltà relazionali, senza sapere perché questo accada.
La psicoterapia vuole offrire uno spazio di ascolto dove è possibile far emergere e successivamente elaborare i propri vissuti ed emozioni. Permette al bambino di dare un senso alle sue difficoltà e di trovare un nuovo modo per affrontarle. Questa maggior consapevolezza di sé lo può aiutare a muoversi con maggiore fiducia e sicurezza nel mondo e a migliorare le sue relazioni.
Il percorso di cura prevede incontri continuativi e regolari; per questo prima di iniziare è importante stabilire con i genitori tempi e modalità degli incontri, onorario e le norme relative alla privacy e al segreto professionale.
Durante il lavoro con il bambino sono previsti diversi incontri di confronto e monitoraggio con i genitori e sono possibili incontri con insegnanti ed educatori.
Approccio teorico
L’equipe condivide un approccio dinamico di psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico.
Il nostro modello di riferimento utilizza in un’ottica pluralistica, a partire dai concetti di W. Bion, M. Mahler e W. D. Winnicott, gli sviluppi più recenti tratti dalla ricerca sullo sviluppo infantile (Stern e Fonagy) e dalla teoria dell’Attaccamento (Bowlby), integrati dal modello di campo dei Baranger e dal pensiero di A. Ferro, senza dimenticare psicoterapeuti attivi, come Matteo Lancini e la sua equipe della fondazione “Minotauro”.